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Mino da Fiesole.

Scultore italiano. Dopo un breve periodo di formazione a Fiesole, lavorò a bottega a Firenze, con Desiderio da Settignano e Antonio Rossellino. La sua prima opera nota è il busto di Piero de' Medici (1453), che lascia trasparire una chiara influenza donatellesca. Fu a Roma, dove scolpì il busto di Nicolò Strozzi (1454), quindi a Napoli, alla corte di Alfonso di Aragona, per il quale fece un ritratto, lavorò all'arco trionfale di Castelnuovo e completò il busto del suo generale Astorgio Manfredi (1456). Nuovamente a Firenze, lavorò ai busti di Alessio di Luca Mini, di Giovanni de' Medici (1458 circa), di Giovanna Tornabuoni, e di Rinaldo della Luna (1461), considerato il suo capolavoro nel genere. Si dedicò anche a composizioni monumentali, come il monumento per il vescovo Leonardo Salutati nel duomo di Fiesole, la tomba di Bernardo Giugni e l'altare per Diotisalvi Neroni nella chiesa di Badia a Firenze. Intensa fu la sua attività durante il soggiorno romano negli anni 1473-80: lavorò alla tomba di Paolo II in S. Pietro, insieme a Giovanni Dalmata, a quella Forteguerri in S. Cecilia, alla Riario in SS. Apostoli, a quella Della Rovere in S. Maria del Popolo, e quella Ferrici in S. Maria sopra Minerva. Dal 1481 era ancora a Firenze, dove lavorò a due rilievi di Madonne al Bargello di Firenze e soprattutto a un progetto per la facciata di S. Maria del Fiore, andato perduto. Fu molto apprezzato nel XIX sec. per il suo stile classico, per la grazia e l'eleganza delle sue figure (Poppi, Casentino 1429 - Firenze 1484).